sabato 29 giugno 2013

Primavera: arrivano cuccioli in quantità... e anche in posti impensati!

La fattoria accanto al campeggio di Delft è una delle nostre mete costanti. Adesso poi hanno anche aperto una parte con parchetto da "pirati" con barche e giochi d'acqua che non è niente male.
Con i primi di maggio abbiamo trovato vuoto il recinto dei porcellini, visto che ormai erano cresciuti troppo per poterci ancora stare (per ora il cartello che c'è al loro posto dice che sono stati portati in un'altra fattoria più grande insieme alla loro mamma, ma mi sa che fra un po' finiranno insaccati...), ma nelle altre zone "maternità" pullulavano coniglietti, agnelli e capretti dalle lunghe orecchie.
Gli agnelli ci erano un po' sfuggiti... erano già belli grandi, ma morbidissimi!
I capretti più grandi con la mamma...
... e quelli più piccini tutti vicini vicini.
Già verso la fine di aprile anche le paperotte avevano già iniziato a sfornare anatroccoli a iosa. La prima nidiata che abbiamo visto dalla terrazza era davvero abbondante: ben nove anatroccoli, cinque gialli e quattro neri. Di questi non abbiamo testimonianze fotografiche. Stavamo dando loro da mangiare un po' di pane direttamente dalla terrazza, tutte contente di guardarli... ma poi il dramma! Attratti dal pane sono arrivati parecchi gabbiani reali... gli anatroccoli, al primo volo radente di un grosso gabbiano, si sono rifugiati sott'acqua sotto la mamma anatra. Al secondo attacco però il gabbiano è stato più lesto e... -non credevo ai miei occhi!- ...si è preso e pappato un anatroccolino giallo! Purtroppo anche la pupa ha assistito alla scena, già macabra ai miei occhi!, anche se non è rimasta poi troppo turbata dalla cosa.
La mortalità degli anatroccoli è piuttosto alta. Pochi giorni dopo questo evento, al Kinderdijk abbiamo trovato un gruppo di olandesi con cane da caccia che portava in bocca, come fosse una pallina di gomma, un ocotto! Ah, abbiamo deciso di chiamare ocotti i piccoli di oche canadesi, oche del nilo e oche selvatiche, anatroccoli solo quelli di germano reale e gli altri, più correttamente: folaghetti, cignetti e svassetti.
Ocotti di oche canadesi nel giardino del Museon di Den Haag
Per i primi di luglio non dovrebbe arrivare solo il pupo, ma anche i cicognini.
Nel frattempo abbiamo trovato vicino casa una mamma germana che ha deciso di covare i suoi anatroccoli in un posto un po' particolare... per ben due volte l'abbiamo trovata a covare in un vaso da fiori sul marciapiede della nostra via a circa un metro e dieci da terra!

Mamma germana alla prima cova (per la seconda si è trovata nello stesso vaso una piantina di lavanda)
Mamma germana con gli anatroccoli e i gusci rotti: non siamo riusciti a vedere come abbia fatto scendere i piccoli!


Maggio, cadono... i dentini!!

Primo maggio, su coraggio... è caduto il primo dente alla pupa! Non è chiara la dinamica degli eventi, ma in aprile, fra le lotte con il papà (ok, è in arrivo un fratellino, ma il maschiaccio ce l'avevamo già a casa!), i digrignamenti notturni e diurni alla fine gli incisivi inferiori si sono fatti ballerini.
Sperando di tardare la caduta abbiamo fatto tutto il possibile per non farle mangiare cose croccanti, ma alla fine il primo maggio: "Mamma! Dondola troppo, lo togliamo?".
Da piccola era mio papà (o saltuariamente la mia maestra) a togliermi i denti dondolanti, ma ne avevo un ricordo molto facile. Ovviamente la cosa si è dimostrata molto più complessa, anche se dopo qualche tentativo il dentino ha ceduto:
Eccolo!
Ed ecco il nuovo sorriso con buchino!
Come erano cresciuti per primi a poca distanza uno dall'altro, anche per la caduta (ovvero l'estirpazione) si sono susseguiti rapidi. Meno di due settimane dopo ecco il secondo round:
Titubanti sulla possibile ricrescita, visto che la caduta è stata molto precoce, possiamo per fortuna già dirvi -grazie al ritardo con cui posto le cose!- che si stanno già facendo vivi i nuovi dentoni.
Grazie a questa doppia caduta siamo anche venuti in contatto con un'altra fonte di allegria per via dei suoi doni: dopo Babbo Natale, la Befana e Sinterklaas abbiamo conosciuto la formichina dei denti, che ha portato ameni regalini lasciando anche i dentini sotto il cuscino (sul comodino, più che altro), per ricordo.

sabato 22 giugno 2013

God save the queen... and the king too!

30 aprile, ultimo "Giorno della regina" e primo "Giorno del re" (ma l'anno prossimo cambierà data, il nuovo assiso al trono Guglielmo). Dopo anni e anni di dominio femminile ecco che la monarchia olandese si prende una piccola pausa maschile (visto che l'attuale sovrano ha solo figlie femmine fra un po' si riprende la tradizione femminile).
Non crediate che la festa della regina e tutto il concetto monarchico olandese abbia qualcosa in comune con i vicini inglesi. Niente a che vedere. I reali sono tenuti come il formaggio, i tulipani e i mulini: retaggio ancestrale, ma tutto qui.
Nessun potere, nessun reale fascino da parte dei sudditi. La cosa che preferiscono della giornata della regina, a parte starsene fuori casa a bere e mangiare schifezze fritte, è poter mettersi dove gli pare con un banchetto o uno straccio e vendere la qualsiasi esentasse.
Il battage pubblicitario è folle e qualsiasi cosa si dipinge di arancione. Noi abbiamo contribuito con un pranzo a base di risotto (italiano) di zucca (italianissima):
E non sapendo bene a cosa andavamo incontro, visto che il pomeriggio era soleggiato, siamo andati a vedere cosa combinavano gli olandesi in centro a Delft...
Perplessità nel vedere come erano messe le strade... meglio vedere le facce delle strade/piazze, vi assicuro...

Meno male che sono bambinoni, quindi in ogni occasione ci scappano le giostre!
Simpatico gruppo musicale "orange" autogestito... il massimo dell'evento culturale nel pomeriggio a Delft!
Mah, la cosa ci ha lasciato un po' straniti... in effetti nelle settimane precedenti nei supermercati ci avrebbe dovuto mettere all'erta che persino le confezioni di carta igienica erano diventate "la carta igienica del re"... voglio dire, va bene i dolci (sempre i soliti, eh! Il loro pseudo millefoglie e lo stollen) che con un po' di glassa e canditi arancioni diventano apposta per la festa, va bene il caffé con il cucchiano con l'effige del nuovo sovrano, ma la carta igienica del re non si può!!

CIRCO!

NOTA: NON SO COME QUESTO POST CHE DOVEVA ESSERE PUBBLICATO TEMPO FA ERA RIMASTO IN BOZZA... IL CIRCO ERA DEL 22 MARZO, MA ALLORA AGGIUNGO IN CALCE IL SECONDO CIRCO!

E a due passi da casa ci siamo anche trovate un bel tendone del circo! Dopo molte insistenze, mentre il papà era a Utrecht per lavoro, noi ci siamo concesse un pomeriggio circense.
Scusate la foto... ho fotografato con il cellulare la foto che ci hanno scattato al circo con un delizioso leoncino (tigrotto per la pupa, ma fa lo stesso) morbidissimo!
La pupa era eccitatissima e gli spettacoli sono stati tanti. Esercizi equestri di splendidi cavalli e simpatici pony, lama e cammelli, contorsionisti, giocolieri, clown, trapezisti e acrobazie a cavallo.
La cosa più affascinante? Ok, alla fine ha ammesso che anche i cavalli erano notevoli (e due, un po' nervosi, parevano volerci venire a trovare tra gli spalti!), ma il massimo erano i due inservienti, con divise sgargianti, che a ogni cambio di spettacolo piegavano o svolgevano il grande telo che copriva l'arena...
Pop corn e zucchero filato in quantità, ma la mamma è insulsa e l'ha fotografata con le impostazioni sbagliate, quindi vi lascio solo immaginare il musetto bianco di zucchero da sembrare Babbo Natale...

Per la gioia immensa della pupa a maggio è arrivato, nello stesso posto, un altro circo, questa volta perfino con gli elefanti! Doveva essere il turno del papà andare, ma purtroppo ci si è rotta la pompa dell'acqua proprio quella mattina e, sebbene inultimente, è dovuto rimanere a casa in attesa dell'idraulico...
Lo spettacolo questa volta è stato ancora più grande e la mamma prudentemente si è fatta settare la macchina fotografica in modo da poterlo ampiamente testimoniare. Ecco a voi il circo Renz con le sue migliori attrazioni!
Espressione tipo: totale stupore e attenzione a mille!
Wow, stavolta i cavalli con il pennacchio!

E qui i pony venivano cavalcati dai cagnolini...
...mentre i cavalli erano montati in modo alternativo da un giocoliere (che in altra acrobazia usava perfino clave fiammeggianti!)
 
Non mancavano i cammelli.
I trapezisti non erano in gruppo, ma anche una da sola faceva un grande effetto!

Per non parlare degli elefanti! Nell'intervallo i bimbi (e i grandi) potevano perfino salirci sopra, ma la nostra prudente pupattola ha preferito guardarseli da bordo pista...

Passeggiate romantiche e mattinate avventurose...

Sapevate, sì, che la pupa è svenevolmente innamorata persa del suo papà, vero? E che il suo papà, seppur lamentandosi che non può fotografare quanto vorrebbe, finisce per scegliere sempre, per il tempo libero, attività che possano risultare gradite alla pupattola, visto che è innamorato perso di lei dal primo istante in cui l'ha vista...
Il mese di aprile ha avuto una coda abbastanza solare, quindi si è potuto fare qualche uscita amena.
Una banale uscita in bici con la mamma durante la settimana si è trasformata in romantica passeggiata quando il papà è tornato dall'ufficio:

Mentre nel w-e successivo (sebbene in compagnia della mamma panciona!!) si è fatta la grande avventura tanto attesa: un giro in canoa!
Nostromo in prua!
Mamma al centro (giacca turchese) che tenta di testimoniare l'evento con il cellulare senza cadere in acqua!
A dire la verità la presenza della mamma non era molto gradita, visto che da parecchio il papà le prospettava la cosa come una grande avventura solo per loro due, ma poi la gita è piaciuta parecchio e attende ancora il bis!

venerdì 24 maggio 2013

Utrecht

Udite udite! A metà aprile il sole si è degnato di venire a trovarci nella nostra bella terrazza!


Ok, ci voleva ancora la copertina, ma il giorno dopo almeno io mi sono ritrovata con una mezza abbronzatur-scottatura in faccia.

Noi invece siamo andati a trovare Henk, il prof. di Jvan, a casa sua a Utrecht. Ci siamo preparati in modo dolcissimo:
Torta con decoro Nintije, coniglietta nota a tutti i bimbi olandesi, e cioccolati fatti in casa... avevamo quantità da paura di cioccolato pasquale da far fuori!
E la giornata ci ha ripagato altrettanto dolcemente: i bimbi (3) di Henk sono simpatici e gentili (la pupa ha razzolato fra i loro giochi tutto il tempo!), la moglie (matematica russa) è una donna gentile e interessante, simpatica e fa gran bene da mangiare (interessante piatto forte di insalata belga con prosciutto al forno niente male). Inoltre il tempo è stato splendido e ci hanno portato a un bellissimo parco giochi con fattoria dove la pupa si è scatenata e per finire abbiamo anche preso un gelato italiano da leccarsi i baffi!
Ponte oscillante a paurosa altezza!
Scaletta tibetana!

Teleferica tutta da sola!!

PRIMA!

Anche PRIMA è una parola che trovo molto graziosa nella lingua olandese (anche perché difficilmente la possono dire grattando gutturalmente una sola delle sue lettere), significa BRAVO, bene, ben fatto.
Ad aprile abbiamo tentato un "primo" approccio a un Kinderopvang (ok, la parola suona male e avrei dovuto ponderare anche questo...), ovvero una specie di asilo olandese.
Prese le dovute precauzioni:
"I want to go home, please call my mum!"

Eccoci alla porta del luogo (sito strategicamente in fondo alla strada dove abitiamo!):


Nonostante i simpatici pesciolini e le poche ore del primo giorno andate bene... un tragico epilogo ha rovinato la prima prova... le educatrici del luogo hanno tentato di dare alla nostra il cosiddetto "pranzo"... fette di pane integrale con margarina e strane pappette (forse burro di arachidi, oppure uno strano formaggino spalmabile), annaffiato da una broda di acqua e sciroppo all'arancia che ritengono di poter chiamare succo (!!).
Vista la brutta sorte e non capendo che la tortura sarebbe terminata meno di 20 minuti dopo tale somministrazione, la nostra, sicura come non mai, mostra il suo biglietto "chiamate la mia mamma!". Pare che l'educatrice più anziana si sia prodigata a spiegarle (in olandese!) che la mamma sarebbe comunque arrivata dopo pochissimo e che quindi non l'avrebbe chiamata affatto.
Risultato: pianto disperato fino al mio arrivo... Nota: a metà della prova ero passata davanti alla struttura pensandola dentro a giocare, invece era nel giardino, che dà sul marciapiede... ed era là a spassarsela ridendo e correndo beata. Immaginatevi la mia sorpresa a beccarla in lacrime in un angolino al mio ritorno!
Il tutto un venerdì... e come dice mamma Darling in Peter Pan: tutte le peggiori cose accadono di venerdì.
Confidando nella quiete del w-e lunedì ci abbiamo ritentato. Record: dopo circa un'ora che il papà l'aveva lasciata là mi chiamano (miracolosamente nonostante fossi al supermercato sento il cellulare che suona!) e me la faccio passare... di nuovo pianti disperati. Impossibile capire cosa succedeva. Vado e dopo un po' che sto lì le propongo di lasciarcela ancora un pochino e di tornare a prenderla dopo un'oretta, così intanto porto la spesa a casa... "be', allora vengo con te a portare la spesa e poi torniamo qui insieme!".
Vabbe'... non poteva andare tanto meglio... una bimba che vive di comunicazione verbale non può che soccombere davanti a una maestra che dice di capire anche qualcosa che la bimba le dice e crede di riscire a farsi capire se le parla in olandese, ma con calma e qualche gesto...
Visto che comunque non sarebbe andata che un paio di volte a settimana per un paio di mesi, un acclimatamento di questo genere era troppo...

LENTE!

Lente... suona un po' come un'accusa? In effetti siamo lentissime a darvi aggiornamenti del blog... è che il tempo è sempre tiranno e la gravidanza che avanza mi dà grossi problemi a stare tanto seduta a scrivere al PC... più di dieci minuti  e la schiena si blocca irreparabilmente e poi ci metto almeno altrettanto per rimettermi in piedi...
A proposito di panza e di aggiornamenti anche a fine marzo abbiamo avuto una seduta di pittura:


Questa volta si è sbizzarrita la pupattola da sola e con colori più sgargianti... il risultato è stato una lavatrice di tutto quello che è capitato a tiro e una caccia al pezzetto di colore caduto sul pavimento e appiccicato alle ciabatte... ma il risultato non è male, no?

Comunque LENTE è una parola olandese, una di quelle che mi piacciono parecchio. In olandese vorrebbe dire PRIMAVERA... che non so gli altri anni come funzionava, ma quest'anno è davvero lenta a partire. Di qui il divertimento verbale della cosa. Giusto per dire... a 5 giorni dall'inizio ufficiale della primavera ecco come si mostrava il canale sotto casa:






Ghiacciolini a bolle: graziosissimi, ma decisamente fuori stagione secondo la sottoscritta!

Altre parole olandesi che trovo particolarmente interesanti per comprendere non solo la lingua, ma anche le situazioni e il modo di concepire la vita degli olandesi sono TRAP=SCALA e BANK=DIVANO (oltre che panca, ma per loro il divano e la panca possono anche essere sinonimi, visto che la comodità evidentemente non è poi così fondamentale...).
TRAP di un mulino di Leida (non riesco a inserire anche la foto di me con la panza che scendo dalla stessa scala, ma l'ho fatto, vi assicuro!). Ecco, la media delle scale, anche in appartamenti moderni, olandesi non è tanto meno ripida di questa. Ecco perché trovo azzeccato il nome... non sono scale, ma TRAPpole!

e aprile non è da meno...

A distanza di circa un mese siamo tornati a Rotterdam. L'idea era di mettere anche queste ultime due foto nel post precedente, ma non si sa perché non c'è stato verso di mettercele...
Ed ecco allora un simpatico scorcio della parte esterna del museo, con parecchie interessanti imbarcazioni di varia dimensione e foggia nel canale/porticciolo di fronte:


E la pupa in anda di soccorso in mare su un gommoncino nella terrazza dei bimbi:


Marzo profumo di mare... in scatola museale!

La fine di marzo ci ha portato in due posti marinareschi. Il primo non è questa cosa eccitante... è il piccolo museo marittimo di Scheveningen, il paesino-spiaggia di Den Haag. Ma per passare una mattinata non è poi così malvagio (soprattutto perché compreso nella museumkaart della mamma e gratis per la pupa...).
Fra un po' di pesci finti, altri imbalsamati e qualche ricostruzione di scenari di spiaggia e mare d'epoca (simpatica la sala che imita la stiva di una nave con il soffitto che si muove come se si fosse in barca!), la pupa ha scoperto che le donne olandesi una volta portavano delle bellissime cuffie di pizzo di cui si è innamorata.
Murales all'esterno del museo di Scheveningen
Pochi giorni dopo però siamo invece approdati a quello che rimane per ora il museo preferito della fanciulla: il museo marittimo di Rotterdam. Ad oggi ci siamo già dovuti tornare una seconda volta e già si sta prospettando la terza visita... Faremo un monumento a chi ha inventato la museumkaart e a chi ha deciso che sotto i 4 anni i bimbi non pagano quasi nessun museo olandese...
A dire la verità per un adulto, dopo tanto che avevamo letto su questo che doveva essere un museo marittimo megagalattico, un po' si resta delusi... ma per un bimbo, dopo il "labirinto-quiz" dei pirati (ultimamente molto gettonati insieme ai pompieri), arrivare nel mondo del prof. Plonk con barche a vela formato mini, barche "storte" dove cercare di organizzare un pranzo ondeggiante e una enorme terrazza/molo/scalo merci con gommoni di salvataggio, c'è di che divertirsi!
 
Con il giubbino si è più sicuri anche nel mare tempestoso (essendo in Olanda non manca nella sala un generatore di vento per rendere più realistica la "gita" sulla barchetta a vela)
Ponte tibetano per raggiungere un'amaca...

La cambusa con pavimento storto!


...inizia con il suo primo trasporto...

... e termina il primo carico!
 
Promosso a ingegnere idraulico si dà da fare con tubi di varia foggia per far correre palline colorate!

sabato 27 aprile 2013

14 marzo: la papite acuta... un tormento e una tormenta!

La papite della fanciulla è enorme! Ecco come si faceva colazione a circa metà marzo:
Complice la papite e una splendida mattina di sole, il papà si è convinto a bigiare l'università per una mattina per andare a Schiedam, dove ci sono i mulini più alti d'Olanda e del mondo, in piena cittadina, raggiungibili passeggiando lungo un canale ricco di splendide barche e navi:
Ma non si era detto che c'era un bel sole?
Ed ecco il gigante!
Ed ecco come, da una mattina di sole sfolgorante si puà passare nel giro di pochi minuti da una quasi primavera a una vera e propria tormenta di neve!!
Il gigante di fronte, splendidamente e gelidamente innevato!
Ma per la festa del papà pochi giorni dopo ci si è fatte perdonare con un nuovo mont-blanc a tutta panna!
Mmmmhh! Ci piace mooolto la panna montata!