venerdì 24 maggio 2013

PRIMA!

Anche PRIMA è una parola che trovo molto graziosa nella lingua olandese (anche perché difficilmente la possono dire grattando gutturalmente una sola delle sue lettere), significa BRAVO, bene, ben fatto.
Ad aprile abbiamo tentato un "primo" approccio a un Kinderopvang (ok, la parola suona male e avrei dovuto ponderare anche questo...), ovvero una specie di asilo olandese.
Prese le dovute precauzioni:
"I want to go home, please call my mum!"

Eccoci alla porta del luogo (sito strategicamente in fondo alla strada dove abitiamo!):


Nonostante i simpatici pesciolini e le poche ore del primo giorno andate bene... un tragico epilogo ha rovinato la prima prova... le educatrici del luogo hanno tentato di dare alla nostra il cosiddetto "pranzo"... fette di pane integrale con margarina e strane pappette (forse burro di arachidi, oppure uno strano formaggino spalmabile), annaffiato da una broda di acqua e sciroppo all'arancia che ritengono di poter chiamare succo (!!).
Vista la brutta sorte e non capendo che la tortura sarebbe terminata meno di 20 minuti dopo tale somministrazione, la nostra, sicura come non mai, mostra il suo biglietto "chiamate la mia mamma!". Pare che l'educatrice più anziana si sia prodigata a spiegarle (in olandese!) che la mamma sarebbe comunque arrivata dopo pochissimo e che quindi non l'avrebbe chiamata affatto.
Risultato: pianto disperato fino al mio arrivo... Nota: a metà della prova ero passata davanti alla struttura pensandola dentro a giocare, invece era nel giardino, che dà sul marciapiede... ed era là a spassarsela ridendo e correndo beata. Immaginatevi la mia sorpresa a beccarla in lacrime in un angolino al mio ritorno!
Il tutto un venerdì... e come dice mamma Darling in Peter Pan: tutte le peggiori cose accadono di venerdì.
Confidando nella quiete del w-e lunedì ci abbiamo ritentato. Record: dopo circa un'ora che il papà l'aveva lasciata là mi chiamano (miracolosamente nonostante fossi al supermercato sento il cellulare che suona!) e me la faccio passare... di nuovo pianti disperati. Impossibile capire cosa succedeva. Vado e dopo un po' che sto lì le propongo di lasciarcela ancora un pochino e di tornare a prenderla dopo un'oretta, così intanto porto la spesa a casa... "be', allora vengo con te a portare la spesa e poi torniamo qui insieme!".
Vabbe'... non poteva andare tanto meglio... una bimba che vive di comunicazione verbale non può che soccombere davanti a una maestra che dice di capire anche qualcosa che la bimba le dice e crede di riscire a farsi capire se le parla in olandese, ma con calma e qualche gesto...
Visto che comunque non sarebbe andata che un paio di volte a settimana per un paio di mesi, un acclimatamento di questo genere era troppo...

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